Monopoli

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  1. Marsa96
     
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    Monopoli



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    Monopoli è un classico gioco da tavolo, pubblicato in Italia dal 1935 per oltre 70 anni dalla Editrice Giochi, fino all'estate 2009, quando anche la distribuzione italiana passa alla Hasbro col nome originale americano Monopoly. I giocatori competono per guadagnare denaro mediante un'attività economica che coinvolge l'acquisto, affitto e commercio di proprietà terriere mediante denaro finto. I giocatori a turno muovono sul tabellone di gioco secondo il risultato del tiro di due dadi. Il gioco prende il suo nome dal concetto economico di monopolio, il dominio del mercato da parte di un singolo venditore.
    Secondo l'editore americano Hasbro, questo gioco è stato giocato da circa 750 milioni di persone dal 1935, anno in cui Charles Darrow lo registrò, rendendolo il "più giocato gioco da tavolo della storia". Il Guinness dei primati del 1999 ha citato la precedente statistica della Hasbro, per cui sarebbe stato giocato da 500 milioni di persone. Anche se non viene detto esplicitamente, viene considerato che le due cifre si riferiscano al record per il più grande numero di persone che giocano un gioco da tavolo protetto da copyright (escludendo quindi i giochi di lunga tradizione come scacchi, go, i mancala, ecc.) nell'era moderna.

    Edizione Italiana



    Più semplice è invece la storia dell'edizione italiana, ma anche in questo caso non mancano elementi interessanti. Il gioco venne commercializzato a partire dal 1935 da una nuova casa editrice: Editrice Giochi. La società, fondata da Emilio Ceretti con un gruppo di amici, era intenzionata a commercializzare il gioco nella sua veste originale, ma essendo in pieno regime fascista, le leggi dell'epoca proibivano l'utilizzo di nomi inglesi. Così venne deciso di italianizzare il marchio, mantenendo al contempo la pronuncia all'inglese. Il gioco divenne quindi Monòpoli e non Monopòli, come sarebbe stato più corretto da un punto di vista linguistico, e per moltissimi anni venne commercializzato con l'accento sulla seconda "o", proprio per evitare errori di pronuncia.
    I nomi delle vie erano quelli della Milano dell'epoca, con l'eccezione di Vicolo Corto e Vicolo Stretto, ma dopo la caduta di Mussolini alcuni nomi, come Via del Fascio, vennero sostituiti con altri più "neutrali".
    Da allora il gioco è rimasto praticamente inalterato nella sua struttura di base.


    Monopoly, edizione inglese
    Il nome dei toponimi (vie, larghi, piazze, giardini e parchi) rientra nelle personalizzazioni nazionali del gioco e si riferisce, nell'edizione originale americana a toponimi presenti ad Atlantic City (New Jersey) e dintorni, e nelle edizioni europee a toponimi presenti nelle città capitali (Londra, Parigi, Berlino, Copenaghen), talvolta adattati. In altri casi (Austria, Belgio) vengono assunti i principali nomi di via dalle maggiori città dei rispettivi Paesi.
    L'edizione italiana riporta invece toponimi ideati da Emilio Ceretti, che prese liberamente spunto dalla toponomastica di Milano (dove viveva e sede della casa produttrice del gioco). Esistono infatti ancor oggi a Milano: viale Gran Sasso, viale Monte Rosa, piazza Vesuvio, via o piazza Accademia, via Verdi, via Raffaello Sanzio, via Dante, corso Vittorio Emanuele (nell'edizione del periodo fascista via Vittorio Emanuele era al posto di via Marco Polo), via Marco Polo, via Magellano, corso Cristoforo Colombo, Stazione Ferrovie Nord, piazza Costantino, viale Traiano, piazzale Giulio Cesare, corso Littorio (ora corso Matteotti, nell'edizione del periodo fascista largo Littorio era al posto di largo Augusto), largo Augusto e via dei Giardini.
    Parco della Vittoria, uno dei "terreni" presenti nel gioco, prende il nome dal parco oggi dedicato a Indro Montanelli (tra via Palestro, via Manin e i Bastioni di Porta Venezia), negli anni Trenta chiamato appunto Parco della Vittoria. Insieme a Via dei Giardini (dove viveva Emilio Ceretti), costituisce il lotto di maggior valore del gioco, identificato dal colore viola: Parco della Vittoria costava nell'edizione originale 40.000 lire, aggiornato oggi a 1000 euro. Dato che spesso, specie nelle fasi avanzate del gioco, il pedaggio necessario per sostare sulla casella attrezzata con hotel è elevatissimo, la locuzione Parco della Vittoria è diventata una antonomasia per indicare un posto di gran lusso, o molto costoso.
    Dall'arrivo della Hasbro, arriverà una nuova versione italiana, che comprende al posto delle vie alcune città scelte dagli utenti di Internet; la città più cara sarà Chieti.

    Edizioni Speciali



    Nel corso degli anni sono state prodotte diverse edizioni in occasione dei decennali di anniversario del primo Monopoli e svariate edizioni speciali. Tra le più recenti:
    Monopoli Euro, edizione celebrativa per ricordare la nascita della moneta unica europea, riprodotta fedelmente in banconote e monete. Le vie sono sostituite dalle città appartenenti all'Unione Europea più la Svizzera, le stazioni sono sostituite da aeroporti, le utilities da Parlamento Europeo e Corte di Giustizia delle Comunità Europee;
    Monopoli Città d'Italia, dedicata alle città italiane, nella quale i nomi delle strade ricalcano invece quelle delle principali strade italiane (ad esempio Parco della Vittoria diventa Piazza Navona a Roma);
    Monopoli Disney e Monopoly Disney (rispettivamente prodotte in passato da Editrice Giochi e oggi da Hasbro), nelle quali ai personaggi della banda Disney si affiancano quelli dei film d'animazione Disney, e le strade dell'edizione classica sono sostituite proprio con tali film d'animazione;
    Monopoli Ferrari, edizione speciale dedicata a tutti i tifosi del Cavallino Rampante, nella quale i segnalini sono alcune delle Ferrari più famose della storia;
    Monopolino, espressamente dedicata ai più piccoli di età. La prima edizione in lire è caratterizzata dai personaggi della banda Disney, i quali non compaiono invece nella seconda edizione sempre in lire e in quella in euro. Al posto di proprietà e terreni si acquistano i botteghini di ingresso alle attrazioni del luna park e si fanno pagare i biglietti di ingresso agli avversari.

    Disegno del tabellone del gioco da tavolo inventato e brevettato da Elizabeth Magie, tratto dall'archivio dei brevetti USA


    Il tabellone di The Landlord's Game, basato sul brevetto del 1924 di Elizabeth Magie Phillip
     
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